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Genomica e Bellezza

Il mercato dello Skincare

Avere una pelle bella, liscia è sinonimo di giovinezza.
Attualmente il richiamo del mercato verso questa esigenza si è fatto sempre più significativo in gran parte del mondo.
Il mercato della bellezza della pelle nel mondo è stato valutato sui 140 miliardi di dollari.
In particolare va cominciando ad affermarsi la ricerca di prodotti personalizzati.
Lo strumento ideale in questo caso è l'analisi genetica che viene in aiuto per la determinazione del mix di trattamenti più opportuni della pelle.
Le ricerche su Google hanno dimostrato una straordinaria crescita del fenomeno dello skincare.

Analisi genetica per la pelle

L’invecchiamento della pelle deriva da fattori sia genetici che ambientali. I fattori ambientali si conoscono: l'età,i raggi solari, lo stile di vita etc...
I nostri geni influiscono al 60% al modo con cui la pelle declina ed invecchia. Il test genetico relativi alla pelle ci possono indicare soluzioni personalizzate.

Come funziona un test genetico

Il DNA viene estratto da un campione di saliva prelevato con un tampone buccale. Una volta spedito in laboratorio il DNA viene sequenziato con macchinari appositi, permettendo di accedere alle informazioni contenute nei geni.
Dopodiché si procede con l’analisi delle varianti genetiche relative a diverse proprietà della pelle. Quindi si potrà suggerire lo stile di vita e il regime alimentare personalizzato in linea con il profilo genetico.
In generale, questi test analizzano un gran numero di varianti che rendono conto della risposta dell'organismo ai fattori ambientali che possono accelerare il processo di invecchiamento, oltre naturalmente alle caratteristiche genetiche individuali e uniche.
Ma non solo: i test vanno anche ad analizzare intolleranze alimentari che hanno effetti sulla nostra pelle, oltreché il corrugamento e l‘elasticità e infine la predisposizione al melanoma cutaneo.

Cura della pelle

I saggi genetici analizzano varianti genetiche che possiamo mettere sotto la categoria di Cura della pelle. Le informazioni rilevate dal DNA riguardano, ad esempio, l’attività antiossidante e l’attività detossificante della pelle.
L’attività antiossidante aiuta a proteggere delle cellule attraverso l’eliminazione dei radicali liberi, composti dannosi che si formano continuamente come risultato del processo di utilizzazione dell’ossigeno per produrre energia dagli alimenti.
L’attività detossificante invece, aiuta a eliminare le tossine che provengono da agenti esterni, da una dieta sbilanciata o da abitudini non salutari, come fumare, eccedere nel consumo di alcool e così via.
Un’alta predisposizione alla presenza di radicali liberi o di tossine accelera il processo di invecchiamento, che si può prevenire attraverso l’assunzione di alimenti specifici, vitamine e adottando uno stile di vita più sano.

Fotoinvecchiamento e macchie solari

Il test genetico analizza anche le varianti genetiche che si associano alla predisposizione a sviluppare macchie solari e al fotoinvecchiamento.
L’esposizione ai raggi solari è una delle principali cause di questi fenomeni. I danni cellulari causati da raggi ultravioletti vanno a sommarsi all'invecchiamento biologico:
il danneggiamento del collagene determina infatti la comparsa di rughe profonde e diffuse, perdita di elasticità, pelle secca e ruvida, capillari dilatati, desquamazione, cheratosi attinica, e nei casi più gravi tumori della pelle.
Conoscendo la propria predisposizione a sviluppare questi disturbi, sarà quindi possibile adottare accorgimenti specifici per minimizzare gli effetti indesiderati, come evitare di esporsi al sole senza protezione adeguata, migliorare l'idratazione profonda della cute con creme e prodotti specifici, e così via.

Corrugamento ed elasticità cutanea

Uno degli inestetismi più temuti è forse quello delle rughe e, nella corsa ai rimedi per prevenirle, un test genetico è un potente strumento che può aiutarci a fare delle scelte più mirate e consapevoli.
Con il passare del tempo inevitabilmente la pelle perde la sua elasticità, ma perché alcune persone "invecchiano meglio" di altre? Questo perché è l’unicità del nostro corredo genetico a determinare la velocità di invecchiamento della pelle.
Il risultato di un test genetico dedicato può dirci se siamo più o meno predisposti a problemi di elasticità e disidratazione cutanea, due dei principali fattori associati alla comparsa di rughe e alla perdita di lucentezza.

Intolleranze e sensibilità

La salute della pelle, inoltre, dipende da quello che mangiamo.
Le variazioni genetiche relative a intolleranze alimentari come glutine e lattosio, ma anche fruttosio e nichel, rendono conto della predisposizione a sviluppare nel corso della vita intolleranze a cibi che li contengono.
Le intolleranze e sensibilità alimentari possono indurre ad uno stato di irritazione cutanea permanente, oltre a numerosi disturbi all'intero apparato digestivo. Infine, il test diventa uno strumento efficace nel predire con quale probabilità si possa sviluppare tumori della pelle come il melanoma.
Il melanoma è il principale tumore aggressivo della pelle. Il melanoma ha origine dalla trasformazione maligna dei melanociti che sono le cellule che determinano il colore della pelle.
Esso può insorgere in una cute in apparenza sana o da un neo già esistente che si modifica nel tempo. Il principale fattore di rischio ambientale per il melanoma cutaneoè rappresentato dall'eccessiva e scorretta esposizione ai raggi solari UVA e UVB.

SKINCARE GENETICA

La ricerca scientifica sta andando ancora più avanti per ottenere una nuova skincare che sfrutta le informazioni genetiche.
Per comprendere al meglio queste ricerche va ricordato che tutte le reazioni biologiche del corpo sono controllate dai nostri geni (stimati tra 25.000 e 30.000). Qualsiasi prodotto applicato sulla pelle è immediatamente seguito da una risposta da parte dei geni, che possono essere attivati ​​o inibiti. Seguendo l'attività di determinati geni, possiamo quindi leggere, in un dato momento, cosa sta succedendo all'interno della pelle.
È possibile mettere a contatto frammenti di DNA con un ingrediente attivo cosmetico e analizzare quali geni si accendono o si spengono. Questo dà una buona idea di cosa succederà in vivo quando si applicherà il prodotto sulla pelle. Grazie alla genomica (la disciplina biologica che studia l'organizzazione e la struttura dei geni di un organismo) però è possibile ottenere una panoramica che permette di ottimizzare al meglio l'efficacia degli attivi.
Le creme progettate secondo le leggi della genomica hanno effetti realmente dimostrabili. Tuttavia, non tutti i prodotti sul mercato sono ancora testati in questo modo.

The Skinkare and genoma

La via della personalizzazione nel mondo beauty porta verso la cura della pelle studiata su misura in base al DNA.
Una modalità completamente nuova che prevede un approccio scientifico. Da tempo i ricercatori hanno messo in luce che i geni contengono anche le informazioni per fermare l'invecchiamento della pelle. Nasce così la prima generazione di creme genetiche che cercano semplicemente di proteggere il DNA cellulare.
Un gruppo di scienziati ha infatti identificato 1.500 geni responsabili delle rughe, e individuato le otto principali cause dell'invecchiamento. La scoperta potrà aprire la strada alla produzione di nuovi, e più efficaci, farmaci o creme anti-invecchiamento. Secondo Tiesman, la pelle invecchia in otto modi diversi, ciascuno dei quali è controllato da un proprio gruppo di geni.
I ricercatori credono che tra i 1.500 geni responsabili delle rughe, 700 sono legati all'idratazione della pelle, che con il tempo diventano meno attivi e determinano la formazione delle righe. Altri geni chiave, sono i 40 coinvolti nel crollo del collagene, proteina del tessuto connettivo, e i 400 legati all'infiammazione della pelle, oltre a quelli che influenzano la reazione della pelle alla luce solare. Per gli studiosi importante è anche la risposta della pelle ai radicali liberi.

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